un'occasione per aiutare un piccolo festival che canta libertà
San Giò Verona Video Festival numero 27
Nel 1994 quando con Fausto Pavesi avevo dato vita alla prima edizione de “Le Arti al Cinema”, dovevamo renderci conto subito che l’illusione di offrire cinema gratis, cultura gratis, non era la strada da seguire. Lo stesso l’anno dopo nasceva a San Giovanni Lupatoto il San Giò Video Festival, furono cinque anni in cui cercammo, eravamo con Carlo Rossi, di offrire quell’avanguardia di immagini in movimento che aveva come unico referente la scuola musicale di Darmstatd. Dopo la caduta di Igino Maggiotto, assessore alla cultura, fummo cacciati da San Giovanni Lupatoto e trovammo asilo a Verona, grazie a Massimo Mariotti, dove, con minimi fondi siamo riusciti a vivere con dignità fino ad oggi, alla vigilia dell’edizione numero 18 di quello che è diventato il San Giò Verona Video Festival. Una manifestazione che da sempre si svolge dal 23 al 27 di luglio, tra il Cortile del Tribunale Vecchio, i Giardini di piazza Indipendenza e la ex chiesa di Santa Maria in Chiavica. Lo scorso anno quarantadue nazioni parteciparono all’evento.
Molte sono già selezionate per quest’anno, ma ancora non abbiamo pagato i debiti dello scorso anno e mancano pochi giorni all’inizio del nuovo festival. Vi chiediamo un aiuto per realizzare la manifestazione, Le Giornate del Cinema Muto di Pordenone vivono con questi aiuti dati da quelli che chiamano Donors. Noi vi chiediamo di esserlo con il San Giò Verona Video Festival! Come fare? Con un versamento sul nostro conto, per pagare debiti e nuove spese di stampa, proiezioni e altro, o, anche, offrendo ospitalità notturna ai nostri ospiti e alla Giuria. Il San Giò è una palestra di libere immagini in movimento, la più longeva in Italia, una delle più vecchie nel mondo, sicuramente la più povera e la più orgogliosa.